Un colpo al torace durante una partita di calcio con gli amici o una camminata in montagna, ma anche una caduta durante i lavori domestici; poi il dolore al costato e il respiro che viene a mancare: si tratta di costole rotte o incrinate. Un incidente ‘banale’ ma che porta a dolori e disturbi purtroppo fastidiosi, che ha tempi di recupero e di guarigione diversi.
Ne ha parlato in un’intervista al Corriere della Sera il professor Hayato Kurihara, responsabile di Chirugia d’Urgenza e del Trauma di Humanitas.
Rotte o incrinate: il recupero delle costole
“Da una frattura si guarisce, in media, in 6-8 settimane – ha spiegato Kurihara – per l’incrinatura invece ci vuole un po’ meno tempo, circa un mese, ma la terapia in entrambi i casi è la stessa: riposo per permettere alle ossa di calcificarsi, applicazione di ghiaccio nella zona dolente e farmaci antidolorifici. E soprattutto – aggiunge il medico – molta pazienza”.
Nel periodo successivo al trauma, inoltre, vanno evitati sport e movimenti che potrebbero far aumentare il battito cardiaco e la respirazione, e anche i movimenti che fanno ruotare busto e torace.
Come riconoscere il trauma
Molto spesso i pazienti confondono un vero trauma alle coste, quindi una rottura o una incrinatura, con il dolore di una semplice ‘botta’ e ritardando il consulto con il medico. “Solitamente il dolore che aumenta con il passare del tempo e che diventa decisamente più intenso quando di respira è il primo campanello di allarme”, ha detto il professore. A volte questo dolore può essere accompagnato da “gonfiore e dalla comparsa di un ematoma”.
Se poi il fiato viene proprio a mancare la situazione potrebbe essere ancora più grave perché indice di una “pneumotorace”, cioè il collasso di un polmone, o di una emotorace, ovvero la sacca di sangue nella cavità toracica.
In questi casi “è fondamentale rivolgersi al Pronto Soccorso per poter eseguire una radiografia e di una ecografia per escludere possibili complicazioni e verificare la salute degli organi interni”. “Di frequente infatti la frattura alle costole si associa anche anche ad altri traumi e complicazioni anche a milza e fegato, in particolare se sono coinvolte le ultime costole”.
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