Sovrappeso
Quando il peso corporeo supera i valori considerati normali per la salute, si parla di sovrappeso. Questa condizione è spesso associata a un eccesso di grasso corporeo.
A differenza dell’obesità pre-clinica, il sovrappeso non implica necessariamente un accumulo di grasso viscerale significativo o alterazioni metaboliche iniziali, tuttavia rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di obesità clinica e altre malattie croniche. Il sovrappeso può essere gestito efficacemente intervenendo sullo stile di vita, per esempio con una dieta equilibrata e regolare attività fisica.
In presenza di sovrappeso, possono aversi segnali e condizioni quali, per esempio:
- Moderato eccesso di adiposità: un accumulo di grasso corporeo che non necessariamente include un aumento significativo di grasso viscerale.
- Affaticamento lieve: sensazione occasionale di stanchezza o minor energia, soprattutto in seguito a sforzi fisici moderati.
- Difficoltà iniziali nella tolleranza all’esercizio fisico: lievi difficoltà a mantenere attività fisiche prolungate, ma senza limitazioni funzionali importanti.
- Segnali di aumento del rischio metabolico: indicatori come glicemia, colesterolo o trigliceridi che rientrano nei valori normali, ma verso il limite superiore, senza alterazioni cliniche significative; tendenza all’aumento della pressione arteriosa.
- Gonfiore o senso di pesantezza: sensazioni associate a una dieta squilibrata o a stili di vita sedentari.
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Obesità Pre-clinica
L’obesità pre-clinica è una condizione di eccesso di grasso corporeo che sebbene non determini disfunzioni degli organi o limitazioni nelle attività quotidiane, aumenta il rischio di sviluppare obesità clinica o altri problemi in futuro, come malattie cardiovascolari e diabete.
A differenza dell’obesità clinica, non rappresenta una malattia attiva, ma uno stato di allerta in cui possono essere adottate misure preventive per ridurre i rischi per la salute. L’eccesso di adiposità infatti comporta potenziali danni nel tempo, ma non richiede interventi medici importanti a meno che non vi siano circostanze specifiche che lo richiedano.
L’obesità pre-clinica può essere identificata attraverso indicatori di rischio e segni, quali:
- Eccesso di adiposità, in particolare di grasso viscerale.
- Affaticamento o ridotta tolleranza all’esercizio fisico: sensazione di stanchezza o difficoltà a sostenere attività fisiche prolungate.
- Disturbi del sonno e/o aumento della sudorazione: insonnia o lieve apnea ostruttiva del sonno e sudorazione eccessiva durante attività quotidiane o a riposo.
- Lievi alterazioni metaboliche: livelli leggermente alterati di glicemia, colesterolo o trigliceridi e aumento di marker infiammatori sistemici, senza sintomi evidenti.
- Tendenza all’aumento della pressione arteriosa.
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Obesità Clinica
L’obesità clinica è una condizione in cui l’eccesso di grasso corporeo causa alterazioni misurabili della salute, come disfunzioni degli organi o difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane. A differenza dell’obesità pre-clinica, in cui il grasso corporeo rappresenta solo un fattore di rischio, l’obesità clinica è caratterizzata da segni evidenti di malattia, come diabete di tipo 2, ipertensione, apnea del sonno o dolori articolari, che richiedono un trattamento medico.
Sono sintomi di obesità clinica:
- Disfunzioni metaboliche: sintomi correlati a glicemia elevata e ipercolesterolemia, come stanchezza eccessiva, fame o sete anomala, frequenza di minzione.
- Sintomi cardiovascolari: pressione alta, affanno (dispnea) durante attività leggere, gonfiore (edemi) a gambe o piedi, segni di insufficienza cardiaca, tendenza all’aumento della pressione arteriosa.
- Difficoltà respiratorie: ridotta capacità respiratoria, difficoltà a respirare in posizione sdraiata e apnee ostruttive del sonno (OSAS).
- Alterazioni muscolo-scheletriche: dolori articolari, soprattutto a ginocchia e schiena, e ridotta mobilità.
- Problemi digestivi e al fegato: acidità o bruciore di stomaco dovuto al reflusso gastroesofageo; presenza di steatosi epatica non alcolica (MASLD), possibile concomitanza di colelitiasi.
- Disturbi psicologici e sociali: ansia, depressione e isolamento sociale
- Problemi ormonali: irregolarità mestruali nella popolazione femminile, ridotta fertilità e disfunzione erettile in quella maschile.
- Infezioni o problemi cutanei: arrossamenti, infezioni fungine nelle pieghe cutanee e irritazioni.
–> Scopri il percorso Humanitas dedicato all’obesità clinica
BED (Binge Eating Disorder)
Il Binge Eating Disorder (BED) è un disturbo dell’alimentazione caratterizzato da abbuffate ricorrenti incontrollate, senza che la persona metta poi in atto comportamenti compensatori come il vomito autoindotto. Questo disturbo è spesso associato a obesità, sovrappeso e diabete di tipo 2. Si distingue dall’obesità per l’origine psicopatologica del comportamento alimentare e richiede un approccio terapeutico multidisciplinare. I pazienti con BED presentano un rischio maggiore di sviluppare comorbilità metaboliche rispetto a chi è in sovrappeso senza disturbi alimentari.
I principali sintomi del Binge Eating Disorder (BED) includono:
- Episodi ricorrenti di abbuffate: consumo eccessivo di cibo in poco tempo.
- Perdita di controllo: incapacità di fermarsi durante l’abbuffata.
- Rapidità nel consumo: mangiare molto velocemente.
- Eccessiva pienezza: continuare a mangiare nonostante la sazietà.
- Mangiare in solitudine: abbuffate nascoste per imbarazzo.
- Sensi di colpa: vergogna e tristezza dopo un’abbuffata.
- Assenza di comportamenti compensatori ( induzione di vomito o assunzione di lassativi) post-abbuffata per compensare l’assunzione di calorie.
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Diabete
Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da iperglicemia, ovvero un’eccessiva presenza di zuccheri (glucosio) nel sangue, a sua volta conseguente a una carenza o a una minor azione dell’insulina, l’ormone prodotto dal pancreas e deputato al controllo del livello di glicemia (zuccheri nel sangue).
I sintomi del diabete possono includere:
- sete eccessiva (polidipsia)
- minzione frequente (poliuria)
- aumento della fame (polifagia)
- affaticamento persistente
- visione offuscata
- infezioni ricorrenti come quelle della pelle o delle vie urinarie
- ferite che guariscono lentamente
- intorpidimento o formicolio a mani e piedi (neuropatia diabetica)
- difficoltà a perdere peso o aumento di peso non giustificato da altre cause nelle situazioni di scompenso prolungato.